"Chi sei?", mi chiedo nel cominciare a scrivere. "Che vuoi scrivere?", mi domando prima di rifletterci.
La prospettiva con cui mi guardo cambia la risposta. Ed è di questo, in fondo, che si tratta: della prospettiva con cui guardo al mondo. Lo guardo come ragazza, come adulta, come studentessa, lavoratrice, figlia, bambina, scettica, filosofica, materiale? E' una decisione, non una risposta. Chi sei? Chi scelgo di essere, qui come ogni giorno, in ogni istante e ogni secondo che passa.
Sono Edera, un nome che ho scelto per me stessa in questo cammino.
Sono una strega? Com'è strano definirmi in questo modo. Non mi piace dire che sono una strega, e non per colpa delle associazioni che il mondo ha fatto e che ancora fa con questa parola. No: non è la stregoneria il focus del mio agire, non è la magia il motivo per cui studio e pratico. Sono una persona religiosa, ecco chi sono. Pagana? Neo-pagana? Wiccan? Per ora, posso dire che seguo la via tracciata dalla Wicca. Per ora, per una piccola neofita come me, sembra essere il percorso adatto. Lo sarà davvero? Chi lo sa. Non posso definirmi qualcosa se non ho la certezza che sia il mio percorso. Non mi definirei una persona dai capelli biondi solo perché mi piacerebbe averli o senza sapere se una volta tinti starebbero realmente bene con il mio viso.
Sono una persona alla ricerca del proprio percorso spirituale. Quello che meglio si armonizza con il mio sentire interiore. Solo il tempo dirà se le mie scelte sono quelle più vere e rispettose del mio essere.
Questo è un blog personale. Seguitemi se volete, non lo pubblicizzerò.
E' un diario che segue le mie tappe, i miei percorsi, i miei piccoli traguardi e i miei passi indietro, le mie pause e i miei dubbi.
Una mappa del tesoro.
E il tesoro è il mio star bene.